Vino Taruguín

Due amici che si sono conosciuti da ragazzi mentre studiavano a Valladolid e sono rimasti insieme per tutto questo tempo, Julio Romera e Nacho León, anni dopo decidono di lanciarsi nell'avventura vinicola "camino Soria".

È proprio nella terra di Soria che inizia e finisce questa storia. La famiglia di Julio è della zona di San Esteban de Gormaz e ha sempre avuto qualche piccolo appezzamento di vigneto. Un bel giorno i due amici, mentre passavano una giornata a El Burgo de Osma, probabilmente dopo un pranzo abbondante, hanno deciso di unire le forze per creare un vino che riflettesse l'essenza di un territorio come la Ribera del Duero, ma allontanandosi dagli stereotipi della concentrazione e dell'intensa presenza del rovere.

Quel giorno nacque l'idea di creare Tarugín, forse il vino più fresco della Ribera del Duero. Non fa ancora parte di questa denominazione di origine, ma lo sarà a partire dall'annata 2018. E non lo era perché Nacho e Julio hanno avuto un problema. Nacho è famoso nel mondo del vino perché è il proprietario ed enologo della cantina Demencia de Autor, nella Ribera del Duero , mentre Julio è a capo dell'azienda di famiglia che si occupa di lana nella provincia di Valladolid.

A Soria non avevano ancora un posto dove vinificare, quindi dopo aver vendemmiato l'uva veniva conservata in camion refrigerati e trasportata a El Bierzo per essere lavorata negli stabilimenti "dementes". Una volta risolto questo piccolo dettaglio, avendo ottenuto un capannone di circa 200 metri quadrati a San Esteban de Gormaz, la D.O. concederà loro il certificato affinché l'annata 2018 sia la prima sotto questo marchio.

Nel 2010 inizia l'avventura con l'uva dei terreni di famiglia di Julio e di alcuni amici e compaesani della zona, ma una grandinata dell'ultimo minuto ha rovinato la loro prima annata. Lungi dal perdersi d'animo, i due amici si sono uniti e hanno continuato a inseguire il loro sogno, e nel 2011 sono riusciti a produrre il loro primo Tarugín, che è risultato eccellente. Chi scrive ha avuto la fortuna di assaggiarlo in anteprima alla sua presentazione ufficiale a Madrid, e ne è rimasto piacevolmente sorpreso. Devo dire che l'annata 2015 è ancora più fine e facile da bere.

La gamma Taruguín è composta da vini quasi biologici che provengono da vigneti molto piccoli con vitigni antichi incredibili che hanno impiegato fino a 4 anni per rigenerarsi quando è iniziato il progetto. La pulizia del vigneto e la naturalezza si notano in questi vini, molto richiesti dagli appassionati anglosassoni. Per Julio e Nacho, la cosa più importante affinché un vino sia autentico avviene nel vigneto. La cantina serve a profilare e domare alcuni difetti.

Se ti stai chiedendo da dove viene il nome del vino e della cantina, ha due origini. Nella zona di Soria si usa la parola "tarugo" per riferirsi a qualcuno un po' rozzo e, dato che era appena nato il primo figlio di Julio ed era piuttosto vivace, hanno iniziato a chiamarlo "taruguín" e questo soprannome è passato al vino. La seconda origine è legata al nome che si dà alle viti in questa zona.

Se vai a San Esteban de Gormaz, fai un giro vicino al castello del paese e guarda le cantine sotterranee scavate nella roccia sotto di esso. Ora immagina Julio davanti alla cantina di suo nonno, che si trova proprio lì. Capisci da dove viene questa sua benedetta follia?