La ricerca della sostenibilità e la conservazione dell'equilibrio naturale, basate sull'agricoltura e la vinificazione biodinamica, definiscono la filosofia di questa cantina sudafricana.
Reyneke Wines si trova a Stellenbosch, una delle città del vino del Sudafrica. I suoi vigneti, disposti su pendii esposti a nord, est e sud, "convivono" con aree selvatiche e pascoli utilizzati per la produzione di fertilizzanti naturali.
La cantina, di proprietà del viticoltore ed enologo Johan Reyneke, sostiene uno stile di vinificazione come quello dei tempi passati, quando non c'erano prodotti chimici o tecnologie all'avanguardia, e tutto era lasciato al corso della natura e alla saggezza antica, tramandata di padre in figlio. "Lo accettiamo il più possibile. Non solo perché è meglio per la terra, ma anche perché migliora il vino", afferma l'azienda.
In questo modo, le pratiche biodinamiche, biologiche e sostenibili, con certificazione ufficiale, guidano tutti i processi non solo in campo ma anche in cantina, dove si segue un approccio non interventista, volto a mostrare tutta l'unicità della tenuta. Per questo motivo, nella fermentazione si utilizzano solo lieviti naturali provenienti dal vigneto e si evita l'uso di qualsiasi tipo di additivo artificiale.
Tutto questo si riflette nei loro vini rossi e bianchi vegani, elaborati principalmente con Cabernet sauvignon, Syrah, Sauvignon blanc e Chenin blanc, raggruppati in tre gamme principali: Riserva, Biodinamica e Biologica, che, come sottolinea il critico Anthony Mueller di The Wine Advocate, sono "espressivi, riflessivi e vivaci". Uno stile sostenuto dall'impronta del terroir e dalla purezza varietale, che lascia intravedere una tensione minerale distintiva nel cuore di ogni vino.