Foto di Bodega Alto de Inazares
Posizione e altri dati di interesse
Bodega Alto de Inazares
Camino de Mazajarán, Finca el Altico
30413 Inazares Murcia
España
Anno di fondazione
2011
Un posto a 1.373 metri di altezza, ai piedi della Cordillera Subbética, a nord-ovest della regione di Murcia, è il punto di partenza di un progetto nato dalla follia di due cognati e delle loro mogli
Inazares era un piccolo villaggio, un rifugio berbero dell'epoca della Reconquista, completamente isolato e ancora fermo agli anni '50, quando José Andrés Prieto e Ángela Pino arrivarono lì per fare un ritiro spirituale.
Nel 2006 la sua curiosità lo ha portato a entrare nel mondo del vino. Senza alcuna conoscenza preliminare, è partito per Vinitech Bordeaux con in mano alcune analisi del terreno e delle foto, alla ricerca di conoscenze. Lì ha incontrato Pépinières Mercier, che ha visto un grande potenziale in ciò che José Andrés aveva portato con sé.
Dopo 7 anni passati a piantare, ripiantare e ripiantare, recintare la tenuta per proteggerla dalla fauna selvatica, mettere reti per proteggere dalla grandine e dall'attacco degli storni, finalmente si unisce al progetto l'enologa María José Fernández Llamas, che da allora guida il progetto con grande impegno e dedizione.
Negli ultimi due anni si sono dedicati alla costruzione della cantina. Si tratta di un concetto modulare progettato per crescere insieme al vigneto e al progetto. Seguendo una filosofia di minimo intervento e di impegno per la sostenibilità, il design della cantina si basa su container marittimi riciclati rivestiti con corteccia di pino Laricio, una specie endemica dell'ambiente naturale. (Inazares si trova all'interno dell'area della Rete Natura 2000 della Regione di Murcia).
La tipicità di ciascuna delle varietà piantate nel vigneto è intensamente influenzata dal terreno, dalle condizioni ambientali e dai fenomeni meteorologici estremi. I lieviti sono quelli forniti dall'ambiente selvaggio della foresta mediterranea punteggiata da pascoli, arbusti, ginepri, sabine e querce e soprattutto da piante aromatiche come timo, rosmarino, lavanda, salvia, maggiorana, tra le altre. Un piccolo gregge di pecore Segureña passa l'anno pascolando in montagna e ogni anno porta nel vigneto le spore e il lievito che raccoglie in un'area di circa 800 ettari.
Il vigneto cresce in condizioni di grande stress, non solo per la povertà e la complessità del terreno, ma anche per il tipo di conduzione, la densità delle piante e una potatura corta che mantiene la pianta in un equilibrio delicato per sopravvivere. Il risultato di tanto stress sono piccoli grappoli da 25 a 175 grammi, compatti, con acini molto piccoli che conferiscono al vino mineralità e tipicità
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