Glenmorangie Distillery

La sua storia risale alla seconda metà del XVIII secolo, quando molti distillatori britannici producevano i loro liquori in clandestinità a causa delle tasse molto elevate imposte ai produttori. Oggi Glenmorangie esporta il suo whisky in oltre 120 paesi ed è considerato uno dei whisky più deliziosi al mondo.

Origini

Il nome della distilleria deriva dalla parola gaelica "glen" (che significa valle) e "morangie" (tranquillità). Nel 1843 il distillatore ottenne la prima licenza per la produzione di whisky. Fu allora che intraprese una ristrutturazione, introducendo l'uso di alambicchi con colli enormi, che sono ancora in uso oggi e che producono un distillato di malto più leggero e più puro. Questi alambicchi devono essere sostituiti ogni 15 anni e sono parte del segreto della creazione di questo pregiato whisky.

Tecnica

Glenmorangie si distingue per essere stata la prima distilleria a utilizzare il vapore anziché il carbone per riscaldare questi alambicchi, evitando così i sapori sgradevoli prodotti dalla bollitura del malto quando il riscaldamento è irregolare.

La distilleria, che si trova vicino alla città scozzese di Tain nelle Highlands scozzesi, è costituita da vecchi edifici risalenti al 1843 che ospitano i magazzini di affinamento, con pavimenti in argilla che assorbono l'umidità nelle stagioni piovose e umidificano l'aria in quelle più secche. Per l'invecchiamento del suo whisky, Glenmorangie utilizza solo botti di rovere usate, che vengono rabboccate dopo essere state riempite tre volte.

Tradizione e famigliarità

Il piccolo staff di Glenmorangie è composto da meno di 20 artigiani, un numero esiguo che è anche parte del segreto della produzione del whisky. La maggior parte di loro fa parte di una famiglia che ha già lavorato per la distilleria, quindi si tratta di una produzione artigianale ed ereditaria al 100%.