Questa cantina piemontese è nata nel 1910 nella zona di Asti, dove si coltivava principalmente l'uva Barbera
È passato più di un secolo da quando il nonno dell'attuale proprietario della Cantina Toso, Vincenzo, ha trasferito l'azienda dalla zona di Asti, in Piemonte, a Santo Stefano, a Belbo.
Così, poco a poco, la coltivazione dell'uva Barbera ha lasciato il posto a quella del Moscato d'Asti, il Moscato a chicco piccolo che domina le colline piemontesi.
A Vincenzo è succeduto il figlio Pedro, e a lui i suoi due figli, Luigi e Vincenzo, che col tempo hanno fatto dell'Asti Spumante il re della cantina.
Sia gli impianti che le attrezzature sono stati migliorati di decennio in decennio, per soddisfare le esigenze di aumento della produzione della cantina.
Nel 1993 l'azienda si è trasferita a Cossano Belbo, un paese in provincia di Cuneo, alla ricerca della migliore espressione del terroir.
Oggi sono i fratelli Pietro e Gianfranco, insieme al cugino Massimo, a gestire la cantina centenaria dei loro predecessori.
Oltre al Moscato a grani piccoli, nei vigneti della Cantina Toso crescono anche uve Dolcetto, Cortese, Favorita, Chardonnay, Freisa e Nebbiolo