Descrizione

Il Primus " il primo" di Quinta da Pellada è uno dei vini più pregiati della regione del Dão. Un super blend di un interessante bouquet di varietà autoctone portoghesi, tra cui spiccano l'Encruzado (il vitignobianco autoctono con il maggior potenziale nel Dão) e il Bical, ma nel suo assemblaggio compaiono anche uve come la Terrantez, il Cachorrinho e la Douradinha, tra le altre. Fermentato e affinato in botti di rovere francese usato, questo bianco è ricco e ampio, con un piacevole profumo di agrumi e fiori e una mineralità di fondo che gli conferisce complessità

Dettagli del prodotto

La cantina
Quinta da Pellada
Tipo di vino
Bianco fermentato in botte
Annata
2022
Alcool
13.0% vol.
Varietà
Encruzado, Bical, Verdelho, Malvasia, Terrantez, Cachorrinho, Douradinha
Origine
Dão

Degustazione

Profumo
Aromi floreali e agrumati, con un tocco minerale.
Bocca
Al palato è intenso e vibrante, con un'acidità fantastica e molto leggero nonostante il suo volume.
Temperatura di servizio
Tra i 10 e i 12 °C. Si consiglia di decantare o aprire almeno un'ora prima di consumare.
Consumo
Da adesso fino al 2032, in ottime condizioni di conservazione.

Vigna e preparazione

Descrizione
Vigneti a 500 metri sul livello del mare. Viticoltura biologica.
Età
70 anni.
Suolo
Sabbia e argilla su terreno granitico.
Clima
Continental.
Vinificazione
Dopo 24 ore a contatto con le bucce, c'è stata una fermentazione super lenta, prima in acciaio inox e poi in botti usate.
Invecchiamento
9 mesi su feccia fine in botti di cemento. Poi è stato imbottigliato e lasciato riposare per due anni prima di essere venduto.

Recensioni degli esperti

The Wine Advocate:

The 2022 Primus is still very closed and ungiving. But it has very good complexity—it's clear to see the difference of complexity between this and the pure Encruzado Estágio Prolongado. But it's not only the nose; it's also the depth in the palate, the sense of harmony, nuance and balance. They picked all the grapes together and quite early because of the warm and dry year; but the extreme warmth resulted in death of yeasts and low malic acid, so some fermentations were difficult.