Questi viticoltori, che hanno ereditato dei terreni vicino al Parco Nazionale di Doñana, hanno una forte coscienza biologica.
I vigneti di Contreras Ruíz si estendono su nove tenute di proprietà, con viti piantate tra gli anni '40 e la fine degli anni '90.
Il 90% di questi appezzamenti è coltivato con la varietà autoctona Zalema, segno distintivo della cantina. L'obiettivo della cantina è quello di ottenere vini complessi, con predominanza di aromi primari, dove la Zalema brilla in modo naturale.
Inoltre, Contreras Ruíz punta al 100% sulla sostenibilità ambientale. Dal 2013 è in corso il processo di certificazione biologica, per cui ha eliminato l'uso di erbicidi e insetticidi dalla sua viticoltura, utilizzando solo fertilizzanti di origine biologica. In questo modo cerca di favorire la diversità agricola e potenziare l'attività di conservazione dell'ambiente rurale e del paesaggio.
Per quanto riguarda la cantina, sfrutta una costruzione che risale al 1868 e ha cinque capannoni separati da archi alti 30 metri e travi in ferro, tipici del sud della penisola.
L'uva, raccolta a mano, viene trasportata in piccoli rimorchi al torchio per arrivare nelle migliori condizioni. Una volta lì, viene trattata con le tecnologie più avanzate, ma anche con le conoscenze tradizionali tramandate, per ottenere vini naturali che esprimono l'identità della varietà autoctona e della cantina