Royal Tokaji

Combinando le tecniche tradizionali con la moderna tecnologia di cantina, hanno creato una gamma di vini che ha portato a una rinascita dei leggendari vini ungheresi. L'azienda è stata fondata da un gruppo di investitori privati con Hugh Johnson al timone. Johnson, scrittore, storico ed esperto di vini inglese, era determinato a riportare alla giusta gloria i vini di una delle regioni vinicole più famose della storia.

Royal Tokaji è stata anche la prima azienda di proprietà straniera a investire nella regione vinicola di Tokaj, incorporando il nome della regione nel proprio marchio per sottolineare l'autenticità dei vini. Questo passo pionieristico ha permesso al governo ungherese di privatizzare altri vigneti di proprietà statale, che sono finiti principalmente nelle mani di aziende francesi. È iniziata così la rinascita della regione, da un'unica azienda vinicola statale dell'era comunista a circa 20 produttori privati. 

La storia:
Alla fine del XVII secolo, i vini Tokaji erano molto apprezzati dalle corti europee e il loro possesso era sinonimo di potere politico. Si dice che sia stato lo stesso Francesco II Rákóczi, principe di Transilvania, a insistere per una classifica dei migliori vigneti nei 28 villaggi che compongono la regione vinicola. La classificazione è simile a quella dei vigneti di Bordeaux, ed è stata stabilita in "Grandi Prime Crescite" (che sarebbe un vigneto Grand Cru), Prime Crescite (che sarebbe un vigneto Premier Cru), Seconde Crescite (secondi Cru) e infine Terze Crescite (terzi Cru). In effetti, questa regione ha la particolarità di essere la prima classificata in Europa. 

Vigneti:
La maggior parte dei vigneti di Royal Tokaji si trova nel comune di Mád, dove si trova il premier cru classificato Szt. Tamás, Nyulászó e Betsek; e il secondo cru di Birsalmás.

Tokaji è il nome della regione vinicola, Tokaj è la città e Aszú si riferisce allo stile unico di questi vini, l'uva botritizzata. 

Le varietà coltivate sono la Furmint, presente nel 70% della superficie coltivata della regione e particolarmente sensibile alla botrite a causa dell'alto livello di acido tartarico. L'Hárslevelú, meno sensibile alla botrite ma ricco di zuccheri e aromi, e il Moscatel de Lunel o Moscatel amarilla, il più difficile da coltivare, esaltano il profilo aromatico dell'Aszú.