Tradizione e innovazione nella regione dello Champagne
Con 148 anni di storia nello stesso posto, Duval-Leroy è un'azienda a conduzione familiare che ha mantenuto le sue radici sin dalla sua fondazione nel 1859.
Da allora, si trova in quello che è considerato il secondo distretto più grande della viticoltura della Champagne: Vertus, secondo solo a Les Riceys. Questa zona, che è stata completamente distrutta durante la Guerra dei Cent'anni e la Seconda Guerra Mondiale, oggi è una comunità prospera dove si produce uno dei migliori Premier Cru di Francia.
L'azienda, nata dalla fusione di due produttori di champagne, ha trasmesso di padre in figlio l'amore per i propri vigneti. Questa filosofia è rappresentata dalla sua attuale presidente, Carol Duval-Leroy, che ha assunto la carica nel 1991 dopo la morte improvvisa del marito. Durante la sua gestione, l'azienda ha fatto passi da gigante nella modernizzazione della produzione, nello sviluppo dei canali di distribuzione tradizionali, nell'ampliamento della gamma di prodotti e nell'espansione delle esportazioni, con l'obiettivo di portare il gusto dei suoi spumanti in ogni angolo del pianeta. Oggi, inoltre, possiede una cantina all'avanguardia che combinal'energia solare fotovoltaica e il recupero dell'acqua piovana.
Duval-Leroy ha 200 ettari di vigneti nel cuore della Côte des Blancs. Questo permette loro di mantenere un approvvigionamento indipendente, al punto che un quarto della loro produzione annuale proviene dai propri vigneti, una caratteristica non molto comune in Champagne che garantisce la qualità e la consistenza dello champagne che esce dalla loro cantina.
Nei loro vigneti ci sono tre tipi di uva: lo Chardonnay, l'uva autoctona della zona, che rappresenta il 27% della produzione totale di champagne e che dà al vino delicatezza, leggerezza ed eleganza; il Pinot Noir, l'uva rossa da cui si ottiene un vino strutturato, lungo in bocca e con un aroma di frutti rossi; e il Meunier, con caratteristiche simili al Pinot Noir. Tutte sono curate durante tutto l'anno da un team di 30 persone che, con l'arrivo della vendemmia, arriva a 500 lavoratori.