Maison Bollinger

Un'altra saga familiare è stata fondamentale per la nascita della maison, quella dei Villermont, che nel 1750 si stabilirono nell'attuale sede di Bollinger, al numero 16 di rue Jules Lobet ad Aÿ. Hennequin de Villermont, insieme a Paul Levieux e Jacques Bollinger, fondò Bollinger il 6 febbraio 1829. A partire dagli anni '60, però, l'azienda venne gestita esclusivamente dai Bollinger.

Bollinger diventò anche fornitore ufficiale della corte britannica, ricevendo un mandato reale dalla regina Vittoria nel 1884. Nel XX secolo, l'espansione della casa è stata strettamente legata alla figura di Emily Law de Lauriston Bourbers, nota come "Lilly Bollinger", che si dedicò alla promozione del marchio in tutto il mondo.

Sotto la guida di Claude d'Hautefeuille e successivamente di Christian Bizot, Bollinger si modernizzò, istituì una Carta dell'Etica e della Qualità nel 1992 e si espanse acquisendo vigneti in tutta la Francia. A livello internazionale, il marchio venne utilizzato in alcuni film di James Bond, ricevendo l'attenzione anche del pubblico meno amante delle bollicine.

Oggi, Bollinger possiede quasi 160 ettari di vigneti, che forniscono alla maison oltre il 60% del suo fabbisogno. La maggior parte di essi è dedicata al clone 186 della varietà Pinot noir, considerato dai responsabili della casa come quello che meglio garantisce le qualità del vino. Il vigneto più grande di Bollinger si trova nella città di Aÿ, nella regione Champagne-Ardenne, dove si trovano anche la cantina e la sede centrale. Bollinger possiede anche vigneti a Cuis, Verzenay, Tauxières, Louvois e Champvoisy.

Una delle caratteristiche che differenziano Bollinger dalle altre maison di champagne è la sua vasta collezione composta da oltre 300.000 magnum, classificate per annata in un sistema di riserve di vino unico.