Graci è stata una delle aziende agricole protagoniste della rinascita enologica dell’Etna. Situata a Passopisciaro, sul versante settentrionale del vulcano, si dedica esclusivamente a vitigni autoctoni siciliani.
Passopisciaro è un zona la cui tradizione vitivinicola vanta secoli di storia. Le vigne, piantate tra i 600 e 1.000 metri d’altitudine, hanno una densità di 6.000-10.000 ceppi per ettaro. È qui che Graci dà alla luce i suoi vini, con due importanti punti fermi: la qualità e il rispetto dell’identità.
La cantina utilizza solo vitigni autoctoni, - Nerello mascalese, Carricante e Catarratto - coltivati in regime biologico certificato. Le uve vengono attentamente selezionate e raccolte solo a piena maturità.
In cantina, la vinificazione e l’affinamento avvengono in vasche di cemento, tini e botti grandi in legno di lunghissima stagionatura.
Lo scopo di questo lavoro minuzioso è quello di mettere in mostra la personalità delle vigne e le differenze tra un’annata e l’altra, attraverso vini capaci di emozionare e di esprimere appieno tutte le potenzialità del terroir.
Graci conta su diverse vigne: Contrada Muganazzi, situata a 700 metri s.l.m. nel cuore di Passopisciaro e da secoli considerata un luogo particolarmente vocato alla viticoltura; Contrada Feudo di Mezzo, un’estensione di 1,5 ettari di vigneto di oltre 80 anni di età e situata a 600 metri s.l.m.; Contrada Arcurìa, capace di offrire una perfetta maturazione e condizione delle uve anche in annate difficili; Vigna Sopra il Pozzo, un ettaro e mezzo di vigna impiantata a Nerello Mascalese che regala un “vino ermetico”, imbottigliato solamente nelle annate di grande espressione; Contrada Barbarecchi, situata a 1.000 metri s.l.m. a Solicchiata, dove convivono un clima nordico e un sole africano.